Conosciuta a Palermo come "fìcatu ri setti cannola" la zucca in agrodolce è un piatto tra più saporiti della cucina siciliana. Non era fegato ma andava bene lo stesso, il fegato era cibo per ricchi.
La Zucca in agrodolce è uno dei piatti
palermitani più tipici che viene condito con questa profumata salsa che si
ritrova in moltissime ricette siciliane.
La ricetta di oggi è una di quelle veloci da preparare e
che può essere servita sia come contorno che antipasto, un piatto che si
accompagna benissimo a portate piuttosto robuste come arrosti o a formaggi
stagionati. Per gustarla al meglio è necessario prepararla con un po’ di
anticipo perché l’aceto, quando ancora caldo, da molto fastidio e deve avere il
tempo di insaporire per bene la zucca.
Un po’ di curiosità sulla zucca in agrodolce
La zucca in agrodolce è conosciuta anche
come “ficatu ri setti cannola” e quello che leggerete sembra esserne il
motivo. Come sapete molti piatti siciliani sono nati come imitazione di
altri piatti che il ceto popolare non poteva permettersi. Pensiamo alle sarde
a beccafico oppure alle melanzane a quaglia, o ancora alla caponata
di melanzane.
La zucca in agrodolce ricalca la stessa genesi perché
altro non sarebbe che un piatto dei signori del tempo che erano soliti
mangiare: il fegato in agrodolce. La fantasia popolare ha ben pensato di
sostituire il fegato con la zucca. E i cannoli? La definizione sembra
legata alla Fontana del Garraffello che si trova nel quartiere della Vucciria.
Accanto a questa fontana, dotata di sette cannule d’acqua ("acqua i cannolu"), era solito trovarsi
un venditore ambulante che vendeva la zucca in agrodolce già pronta. Da qui il
nome del piatto di “ficatu ri setti cannola”.
Come
si prepara a Palermo
Per la zucca in agrodolce iniziate con il
pulire la zucca privandola della buccia e dei semi quindi affettatela con uno
spessore di 1-2 cm, lavatela in acqua corrente e asciugatela con un panno.
Prendete una padella piuttosto ampia dove friggere la
zucca e versate abbondante olio extra vergine.
Appena caldo friggete le fette di zucca per un paio di
minuti per lato; accertatevi del giusto grado di cottura infilzando la zucca
con una forchetta, se la forchetta in infilza vuol dire che non è ancora cotta.
Scolate le fettine di zucca e trasferitele in un piatto. Insaporite con un
pizzico di sale.
Passiamo alla preparazione dell'agrodolce. Per prima cosa
sciogliete lo zucchero nell'aceto mescolando accuratamente e mettete da parte.
Schiacciate gli spicchi d'aglio in camicia e mettetele nell'olio usato per la
frittura, assieme a rametti di menta.
Non appena l'aglio inizia a rosolare versate l'aceto
nell'olio, disponete la zucca in padella e lasciate cuocere fino a quando il
sughetto risulterà leggermente denso e cremoso.
Alcuni aggiungono i pinoli (passolina e pinoli compaiono
in diverse ricette palermitane), ma questa è una usanza introdotta piuttosto di
recente, i pinoli costano cari e non rientrano tra gli ingredienti di una
ricetta povera.
Alcune palermitane doc, la preparano anche in un altro
modo; anziché friggerla la cucinano in forno rendendola molto più leggera ma
conservando intatto il suo sapore unico e inconfondibile.
Nessun commento:
Posta un commento