Se tutti quelli
che affermano di utilizzare esclusivamente pistacchi di Bronte ai fornelli o in
pasticceria, lo facessero per davvero, allora la cittadina siciliana, che
occupa solo una porzione del versante occidentale dell’Etna, dovrebbe essere
grande più o meno quanto la Sicilia stessa. Per quanto questa varietà
costituisca un prodotto di eccellenza, famoso nel mondo e giustamente marchiato
come DOP, in realtà non si distingue per una produzione così ingente e la
disponibilità che ne risulta, è piuttosto limitata. Basta fare un giro tra gli
scaffali dei supermercati, ma anche nelle botteghe di alimentari che vendono
prodotti più particolari, per rendersi conto che la maggior parte dei pistacchi
disponibili sul mercato sono o di provenienza iraniana o di provenienza
californiana. D’altronde il pistacchio non è un prodotto autoctono della piana
catanese, ma indovinate un po’, come per molti altri prodotti siciliani, la sua
coltura è stata introdotta nell’isola dai saraceni. L’importante, quando si
sceglie di comprare dei pistacchi, è non comprare un prodotto stantio, con una
data di scadenza troppo ravvicinata quindi, preferibilmente tostato e non sgusciato.
Lo so non è la cosa più divertente da fare, sgusciare un milione di pistacchi,
ma vale la resa di un prodotto di per sé buonissimo, indipendentemente dalla
provenienza. Inutile dire che, se poi volete fare un figurone, oltre che
spendere un occhio della testa, potete replicare il piatto che sto che proporvi
con pistacchio di Bronte e gamberi di Mazara del Vallo, allora sì che potrete
darvi delle arie…
Ingredienti per due persone:
200 gr di scialatielli
200 gr di pistacchi tostati e non salati (con guscio)
Uno spicchio d’aglio
Olio e.v.o. q.b.
Una tazzina di latte intero
Una punta di peperoncino essiccato
Una dozzina di pinoli
Una dozzina di gamberi di medie dimensioni
Un peperoncino fresco
Sale q.b.
Basilico q.b.
Procedemus
Sgusciate pazientemente i pistacchi e destinatene una
piccola manciata alla granella che vi servirà per decorazione (andate facili di
mortaio).
Approntate la preparazione del pesto, inserendo nel
vostro mixer la restante parte dei pistacchi, giusto due fettine tagliate da
uno spicchio d’aglio (preferisco non esagerare quando preparo qualsiasi tipo di
pesto per non renderlo troppo faticoso da digerire), una punta di peperoncino
essiccato (o uno intero se non eccessivamente piccante), i pinoli, abbondante
olio e.v.o. e una tazzina di latte. Fate andare alla massima velocità fino ad
ottenere un composto granuloso ma compatto. Quindi aggiustate di sale e
ricoprite con altro olio.
Sgusciate i gamberi e saltateli in padella in olio e.v.o.
(dopo avervi soffritto la restante parte dello spicchio d’aglio da cui avete
prelevato le due fettine per il pesto di pistacchio, tanto per ribadire che non
va buttato via niente). Quindi, una volta cotti, tagliateli a pezzetti
(lasciatene giusto un paio per la decorazione).
Nel mentre che gli scialatielli cuociano, tagliate a
rondelle un peperoncino piccante fresco. Quindi, prelevate un tazzone di acqua
di cottura, scolate la pasta al dente e saltate in padella coi gamberi e il
pesto di pistacchi. Aiutatevi con l’acqua di cottura per rendere più fluido il
condimento.
Impiattate a vostro piacimento, aggiungendo sugli
scialatielli la granella di pistacchi, il peperoncino fresco e qualche
fogliolina di basilico.
Bon
Appetìt!
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