I Pitoni Messinesi, o Pidoni, sono uno dei tipici street food della città
di Messina.
Sono dei calzoni ripieni di scarola riccia, formaggio e alici, versione
“tradizionale”.
Vanno fitti in olio, preferibilmente di girasole, ma anche in forno i pitoni
si gonfieranno e risulteranno leggeri e golosi.
Perché si chiama
Pidone?
Pitoni messinesi, lo street food da provare almeno una volta nella vita
I pitoni
messinesi sono lo street food più celebre della cittadina siciliana
affacciata sullo Stretto. Un vero classico che si deve provare almeno
una volta nella vita, soprattutto se siete di passaggio a Messina.
I tratti distintivi del pitone tradizionale sono la morbidezza dell’impasto
dorato ed il ripieno ricco di ingredienti locali.
Ma prima di svelarvi la
ricetta del tradizionale manicaretto, c’è un argomento spinoso da affrontare.
Anche se in misura minore rispetto all’arancino, dietro il suo nome si nasconde
una diatriba su quale sia il termine più giusto: pidone o pitone?
Pidone
o pitone?
Secondo alcuni, il
termine “pitone” sarebbe da ricondurre ad un personaggio
della mitologia greca, Pitone appunto. Un drago-serpente che
prima di essere ucciso da Apollo custodiva l’oracolo di Delfi.
Sempre seguendo il filone greco, altri ricollegano il “pitone” alla
celeberrima “pita”.
Per quanto la fantasia
sia sempre cosa gradita, soprattutto in cucina, la teoria più verosimile
sull’origine del nome pitone sembra essere la seguente.
Secondo alcuni il nome
originario del manicaretto siciliano era “pidone”, da
“pede” (piede), ovvero “calza di lana” o “soletta”.
Proprio come nella metafora tra “calza” e “calzone” (quello buono che prendiamo
in rosticceria), anche il termine “pidone” indicherebbe una sorta di focaccia
ripiena. Da “pidone” si sarebbe arrivati poi a “pitone”, perdendo quindi il
significato etimologico del termine e seguendo la tendenza del dialetto
siciliano a far pronunciare la t al posto della d.
Curiosità
Nei pitoni fatti in casa
si aggiunge pomodoro a pezzi o pelato, mai presente in quelli acquistati in rosticceria.
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