venerdì 28 marzo 2014

PASTA E CAVOLFIORE BIANCO.

Ho rivisitato un primo piatto noto al Sud, al Nord non saprei. Ho aggiunto nuovi ingredienti: 5 foglioline di mentuccia, mezzo cucchiaino di zucchero, 2 zucchine genovesi e del pepe nero macinato.

Ho pulito un cavolfiore bianco recidendo dal fusto centrale i peduncoli fiorali che poi ho lavato. Ho frullato molto le zucchine in poca acqua assieme a 5 foglioline di mentuccia, ho messo questa crema in una padella grande, l'ho salata e fatta cuocere per 3 minuti, poi ho aggiunto olio evo, mezzo cucchiaino di zucchero e completato la cottura. Ho cotto le infiorescenze, tagliate a tocchetti, dentro una pentola con acqua poco salata, appena cotti li ho trasferiti nella padella, prelevandoli dalla pentola con la schiumarola. Ho salato l'acqua di cottura delle infiorescenze e vi ho cotto, molto al dente, i sedani rigati che poi ho aggiunto in padella assieme ad un filo di olio evo. Ho rimesso la padella sul fuoco rimestando per il tempo necessario a far scaldare il contenuto, poi ho servito in tavola. Se gradito, si può aggiungere nel piatto del pepe nero macinato.

Il risultato, è andato oltre le aspettative.

Un consiglio, se la crema di zucchine, in padella, apparisse troppo densa, aggiungere un poco d'acqua di cottura della pasta subito prima del rimescolamento finale.
 

lunedì 24 marzo 2014

GIALLOARANCIONE

Il risottino profumato, gustoso ma delicato.
Non è una ricetta veloce, neppure poco laboriosa, però è alla portata di chiunque voglia provare a prepararla e ne vale la pena.




Gli ingredienti per tre persone:
tre etti di riso varietà Roma,
1/2 Kg. di zucca rossa,
tre carote,
una cipolla rosa,
cinque cucchiai di olio evo,
un bicchiere di latte,
mezzo cucchiaino di peperoncino rosso macinato,
una bustina di zafferano,
sale,
ove fosse disponibile, una/due foglie di basilico aggiunte al frullato non ci starebbero affatto male.




Come prepararlo:
frullate in acqua e olio, col Minipimer, la cipolla e la carota tagliate prima a pezzi, salate e fate cuocere dentro una pentola larga per tre minuti senza farle attaccare al fondo della pentola, se necessario aggiungete più volte poca acqua. Rimettetele nel contenitore per frullare, assieme al latte, allo zafferano, alla zucca tagliata a pezzetti, all'eventuale basilico e, se necessario, poca acqua; non frullatele troppo. Riportatele in cottura aggiungendo il riso, aggiustate di sale e fate tostare. Frullate molto il peperoncino in poca acqua e versatelo nella pentola. Portate il riso a circa metà cottura aggiungendo di tanto in tanto altra acqua e rimestando spesso perché non si attacchi alla pentola, spegnete e coprite la pentola, lasciate riposare per trenta minuti. Fate sciogliere dentro il riso 50 grammi di pezzetti di burro, aggiungete un altro poco di latte, rimestate e servite. Se gradito, in questa ultima fase potete aggiungere parmigiano grattugiato. Il piatto è già dolce di suo e questo potrebbe non essere gradito a tutti, col parmigiano perderà un tantino in dolcezza.




Suggerisco di iniziare la preparazione circa un ora prima di impiattare.



martedì 18 marzo 2014

Le crespelle di San Giuseppe.

Ingredienti:

farina bianca 00 kg. 1/1,200

burro gr. 25

2 bicchieri di acqua tiepida –

2 bicchieri di latte tiepido –

2 cucchiaiate di olio di semi –

5 cucchiaiate di zucchero semolato 1 cubetto di lievito di birra

sale –

olio per friggere –

eventuale zucchero semolato per guarnire.

aroma a piacere

Sciogliere il lievito nell’acqua tiepida ed il burro e lo zucchero nel latte poi mescolarli insieme aggiungendo anche l’olio ed un pizzico di sale. In una grande ciotola mettere un chilo di farina setacciata, fare la fontana e versarvi il liquido preparato. Impastare bene unendo, se necessario, altra farina, sino ad ottenere un composto non troppo morbido che non si attacchi alle mani. Aggiungere l’aroma preferito se piace. Fare con la pasta un salame e tagliare dei dischi tutti uguali che si arrotoleranno poi a palla. Metterle su un telo infarinato, ben distanziate tra di loro, coprirle e farle lievitare in luogo tiepido per almeno due ore.

Lasciatele a palla o date la forma classica della frittelle, se volete bucatele al centro con un dito e friggerle a due o tre per volta in una larga padella con olio ben caldo. Scolarle bene su carta da cucina e volendo passarle nello zucchero semolato.

Volendo potete farcirle, se tonde, con budino vaniglia o al cioccolato; basta tagliarle a metà in orizzontale e metterci dentro un cucchiaino di budino.

 

mercoledì 12 marzo 2014

Sugo per pasta - peperoni e panna -





Dosi :
Un bel peperone rosso a testa + altri 2 (solo e soltanto peperoni rossi) -
Una cipolla -
Un pezzetto di peperoncino piccante, anche secco -
Una panna da cucina.

Preparazione:

Pulire cipolla e peperoni (asportare anche le nervature interne più chiare dei peperoni), tagliarli a pezzi. Metterli in pentola coperti da tre dita d'acqua, aggiungere il peperoncino e lasciare bollire per almeno 30 minuti, più cuoceranno più semplice sarà passarli. Versarli in un colapasta e farli scolare qualche minuto, per togliere acqua fateli "saltellare" dentro al colapasta. Metterli in un passa verdure e continuare a passare fino a quando nel passa verdure resteranno pochissime bucce quasi secche, tenere conto che la polpa buona viene fuori all'ultimo, quando è quasi secco ciò che viene passato, intaserà i buchetti, quindi pulirli spesso asportando la polpa da sotto (usare un cucchiaio per raschiarla, oppure un dito ed aggiungerla al passato. Mettere il passato in una padella larga, aggiustare di sale e cuocere rimestando spesso per fare evaporare l'acqua. Più il sugo sarà denso, più saporito verrà il piatto. Fare attenzione che non si attacchi sul fondo, rigirare spesso. Aggiungere la panna da cucina dopo aver tolto l'eventuale presenza di latte, il sugo dovrà prendere consistenza cremosa.
Cuocere gli spaghetti al dente e ben scolati, buttare in padella e raguttare, se il tutto risultasse troppo asciutto si può aggiungere latte. Come pasta, io preferisco le linguine, ma vanno bene spaghetti o tagliatelle non all'uovo.
Il piatto risulta delicato, ma molto, molto saporito e digeribile, perché la buccia dei peperoni e le pellicine della cipolla rimangono dentro il passa verdure.

Volendo si può anche fare a meno della cipolla.


lunedì 10 marzo 2014

- CEDRISO -

Sfinge, nome di dolce e non solo, di probabile origine araba.  Molto diffusa a Palermo e Messina nelle sue varianti: pasta per dolci fritta e ripiena di ricotta, riso cotto e dopo fritto e bagnato nello zucchero, pasta lievitata bassa cotta al forno e coperta di molta cipolla e pomodoro.

Sfince o sfincia di San Giuseppe ripiena di  ricotta di pecora (Palermo).
Sfinci di San Giuseppe, pasta per dolci prima fritta e dopo bagnata nello zucchero, oppure ripiena di ricotta, budino bianco, budino cioccolato, crema o panna (Messina).
Sfince di riso fritta e bagnata nello zucchero, fatta di riso cotto nel latte, anche aromatizzato con buccia di limone o arancia (Messina).
Sfinciuni al forno con cipolla e pomodoro (Palermo).

                                                
                                      - CEDRISO - la mia sfince di riso -
Tre etti di riso cotto in un litro di latte assieme a pezzettini di buccia di cedro, due cucchiaini di miele, un etto di farina, sale ed un pizzichino di vaniglia; a fine cottura si toglie dal fuoco e si aggiunge una bustina di lievito per dolci.
Togliere il cedro.
Fare tante sfinci a forma di banana, infarinate, fritte in olio di semi e subito dopo passate nello zucchero.